Tutti i giorni nei pronto soccorsi si presentano fratture “poco scomposte” che possono sia essere trattate con un intervento chirurgico, sia in gesso. Non è facile decidere, sia per l’ortopedico, sia per il paziente cosa fare perchè non si sa se sia meglio il rischio di un intervento o gli esiti a distanza. In queste immagini di risonanza magnetica si vede un capitello radiale “inclinato” in avanti ( immagine laterale ) ed all’esterno, 10 anni dopo la frattura. E’ proprio dopo questo tempo che il paziente ha cominciato a sentire un dolore profondo nell’articolazione, non intenso ma fastidioso, proprio per una incongruenza dell’articolazione tra radio ed ulna .
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